Mi trovavo nelle foreste della Slovenia meridionale per seguire gli orsi e il mio nuovo capanno, quando i dati dell’attività geomagnetica parlavano chiaro: ci trovavamo di fronte alla tempesta solare più potente degli ultimi vent’anni. Valori geomagnetici di quel tipo (Bz a -43) non li avevo mai visti dai dati in nowcasting che seguo costantemente.
In quel momento non ero attrezzato per la fotografia paesaggistica notturna, ma qualche scatto sono comunque riuscito a farlo (senza treppiede, cercando un appoggio di fortuna). Questa una delle immagini, scattata alle 00:53 di quella incredibile notte (senza filtri in post produzione, sia chiaro!).
Sono più di 10 anni che seguo le aurore boreali in Lapponia, trascorrendo gran parte dell’inverno in quei territori e vedendone migliaia, ma mai avrei pensato di poter osservare e fotografare displays aurorali di questo tipo anche alle nostre latitudini. E, badate bene, non si trattava del SAR (Arco Aurorale Rosso Stabile), bensì di una vera e propria aurora boreale con archi e “piloni” viola e rossi – visibili chiaramente anche a occhio nudo – che arrivavano fino allo Zenit… incredibile!
In alcuni momenti, nelle fotografie, bassa sull’orizzonte nord si poteva apprezzare anche la tonalità verdastra, tipica delle latitudini artiche in quanto si manifesta attorno ai 100-200 km di altezza dal suolo, e quindi normalmente mai visibile a latitudini meridionali.
Una nottata straordinaria che rimarrà sicuramente negli annali!
Canon EOS R5
EF 16-35 mm f/2.8 L III USM
16mm – 3,2” – f/2.8 – ISO 8.000
(mano libera)